La torre dell’Orologio è uno dei pochissimi monumenti presenti in Piazza Fontana risparmiato alle molteplici opere di risistemazione dell’antico spazio urbano. La sua forma originaria è datata alla metà del settecento ed ingloba quasi certamente un nucleo medioevale preesistente. La torre fu simbolo della municipalità tarantina in quella piazza che fin dalla sua costruzione fu un vero e proprio centro economico e commerciale. In questo spazio, infatti, aveva sede il mercato ortofrutticolo, la dogana del pesce ed era il luogo d’ingresso alla città dalla parte occidentale. 

Il corpo poligonale avanzato che oggi la caratterizza fu aggiunto nel 1799, probabilmente per dare maggiore enfasi architettonica alla struttura, mentre la cuspide campanaria è datata all’inizio del 1800. L’orologio meccanico, ancora oggi ben visibile sul prospetto principale, fu costruito alla fine dell'Ottocento dagli artigiani napoletani della ditta E.O. Caccialupi.

La struttura, da sempre punto di riferimento degli abitanti della Città Vecchia di Taranto, ha ispirato il poeta e commediografo tarantino Don Diego Marturano (1899-1989) che dedicò una bellissima lirica a questo monumento dal titolo: “U relogge d'a Chiazze” (“L’orologio della Piazza”). 

Una targa, apposta a seguito degli interventi di restauro, omaggia il poeta tarantino ed il suo profondo legame con la torre, vero e proprio simbolo della tarantinità.