Chiesa di San Domenico Maggiore (Resti del tempio Greco)

Chiese

Così come accade con la Chiesa della Santissima Trinità (oggi demolita), anche la chiesa medievale di San Domenico Maggiore è stata costruita al di sopra dei resti di un grande tempio magno greco databile con ogni probabilità all’età arcaica.

All’interno dei vani posti ai piedi della scalinata monumentale della chiesa, in epoca recente, sono stati rintracciati i resti delle sostruzioni del muro occidentale del tempio greco già noto ed indagato dall’archeologo Felice Gino Lo Porto.

Il paramento murario, corrispondente al lato occidentale dell’edificio di età greca, si sviluppa per circa 12 metri impostandosi direttamente sul banco roccioso. I blocchi di pietra locale, ben lavorati, erano posti in opera a secco, cioè senza l’utilizzo di leganti o malta. Secondo gli archeologi i resti rintracciati all’interno della scalinata settecentesca di accesso alla chiesa di San Domenico Maggiore appartengono ad uno dei due grandi templi di epoca arcaica costruiti sull’acropoli della polis di Taranto. Dall’analisi delle opere murarie individuate in questi ambienti e di quelle ben visibili all’interno del Chiostro di San Domenico è possibile ipotizzare che la struttura avesse notevoli dimensioni ed un aspetto assolutamente monumentale. Se i lavori di indagine archeologica compiuti negli anni hanno dimostrato che il grande luogo di culto subì una serie di ristrutturazioni, le più importanti nel corso del V sec. a.C., non hanno dato la possibilità di ipotizzare la divinità alla quale il tempio fosse dedicato.

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