Convento di San Domenico

Chiese

 

Insieme alla chiesa dedicata a San Domenico Maggiore è uno dei più importanti esempi dell’architettura angioina della città di Taranto. La struttura, sorta nell’area anticamente occupata dal contesto bizantino di San Pietro Imperiale, ed oggi sede della Soprintendenza archeologica, si articola intorno ad un chiostro quadrato che ha subito molteplici trasformazioni nel corso dei secoli. La fase storica maggiormente rappresentata è certamente quella settecentesca, in questa epoca, infatti, la struttura subì fortissimi rimaneggiamenti che la portarono ad uno stato molto simile a quello attuale. 

Le opere di risistemazione, così come il cambio di destinazione d’uso, che ha portato gli ambienti religiosi ad essere trasformati in caserma (tra il 1806 ed il 1809) per poi essere praticamente abbandonati, hanno cancellato gran parte delle testimonianze medievali. 

Della fase angioina si conserva una coppia di splendide bifore caratterizzate da capitelli in pietra decorati con figure antropomorfe e zoomorfe che anticamente affacciavano direttamente al giardino adibito anche a funzioni funerarie, come documentato dalle indagini archeologiche e testimoniato dalla presenza dei due sarcofagi in carparo locale conservati nello spazio verde. 

Decisamente interessante l’utilizzo di alcuni blocchi di età romana (databili al I sec. a.C.) come stipiti delle due finestre che testimoniano anche in questo contesto la pratica medievale del riuso attestato in diversi monumenti della città. Della decorazione pittorica che certo caratterizzava lo spazio coperto sono ancora visibili deboli tracce relative a soggetti di carattere religioso sulla parete orientale. 

Gli scavi archeologici condotti durante gli ultimi interventi di restauro e rifunzionalizzazione dell’area hanno riportato alla luce fasi di frequentazione neolitica ed i resti della fondazione (alta più di cinque metri) di un grande luogo di culto di età greca del quale si conserva anche parte della peristasi (camminamento perimetrale originariamente scandito da colonne). 

L'edificio sacro, databile al VI sec. a.C. sembrerebbe essere stato di grandi dimensioni e conserva tracce di un restauro compiuto nel corso del V sec. a.C. 

Al primo piano del convento, al quale si accede attraverso una bella scala monumentale settecentesca, si aprono numerosi ambienti anticamente usati dai religiosi quali luoghi d’abitazione e preghiera.

contatti

Via Duomo 33, Taranto

sabap-le.beniculturali.it/

sub@beniculturali.it

099 471 3511

informazioni utili

accessible

  • Lunedì 8:30 - 18:30
  • Martedì 8:30 - 18:30
  • Mercoledì 8:30 - 18:30
  • Giovedì 8:30 - 18:30
  • Venerdì 8:30 - 18:30
  • Sabato 8:30 - 13:00