Casa natale di Giovanni Paisiello

barocco Palazzi nobiliari

Affacciata direttamente su Piazza Monteoliveto, la casa natale di Giovanni Paisiello è uno dei monumenti più interessanti della Città Vecchia. 

Il compositore, che nacque a Taranto nel 1740, fu una figura centrale dell’opera italiana della seconda metà del 1700 e senza dubbio uno dei maggiori esponenti musicali del Classicismo e dell’Opera Buffa. Battezzato nel Duomo di San Cataldo e destinato a studi giuridici, il giovane Giovanni, dimostrò ben presto di avere eccellenti abilità musicali che poté approfondire durante gli studi napoletani. Dopo i primi successi campani ed i passaggi romani, il compositore si trasferì a San Pietroburgo accettando il prestigioso incarico di direttore musicale degli spettacoli di corte. Tornato a Napoli, dopo le importanti esperienze lavorative di Vienna e Parigi, morì il 5 giugno del 1816 vegliato dalle sorelle Maria Saveria e Ippolita. Durante il solenne rito funebre, al quale parteciparono le massime cariche musicali di Napoli, celebrato nella chiesa di Santa Maria Nova, fu eseguita una ricca selezione di composizioni sacre del Maestro.  

Ricordato per la sua attiva e prolifica opera di compositore, Paisiello divenne celebre per aver musicato libretti d’opera di grande effetto, suo il “Barbiere di Siviglia” presentato nel Teatro dell’Ermitage nel 1782 alla corte imperiale russa di Caterina la Grande. La versione Paisiellana fu certamente ispirazione della scrittura firmata da Gioacchino Rossini nel 1816 presentata dal compositore sotto il titolo di “Almaviva, o sia L'inutile precauzione” (in segno di rispetto nei confronti del Barbiere di Siviglia di Paisiello). 

L’opera, contestata alla prima del Teatro di Torre Argentina di Roma, divenne presto un grande successo oscurando quella di Paisiello e divenendo non solo la scrittura più famosa del compositore pesarese, ma anche l'opera buffa per antonomasia.

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Vicolo Monteoliveto, Taranto

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