Rinvenuta durante i lavori di risistemazione di Palazzo Delli Ponti, la piccola basilichetta testimonia la presenza di una comunità cristiana molto attiva in città fin dalla fase paleocristiana. Della piccola aula liturgica si conserva l’abside che ha restituito le tracce di almeno due fasi di affresco, la base dell’altare ottenuto reimpiegando un rocchio di colonna e parte della pavimentazione. L’edificio sacro sembrerebbe essere stato abbandonato e distrutto tra il XIII ed il XIV secolo e può essere interpretato come un ambiente funzionale, o comunque connesso, alle aree di necropoli, perlopiù ipogeiche di età paleocristiana e medievali che sono state intercettate nell’area.

Lungo il salto di quota, infatti, le indagini archeologiche hanno evidenziato la presenza di diverse aree di necropoli cristiane tra le quali quella di maggior interesse è certamente il sepolcreto ipogeo di Palazzo Delli Ponti che ha restituito ben dieci tombe ad arcosolio ed otto a fossa databili al quinto secolo dopo cristo. Al momento non è possibile ipotizzare la dedicazione del piccolo quanto interessante luogo di culto cristiano vista l’assenza del dato archeologico ed il fatto che non potrebbe essere identificata con certezza con quelle citate negli elenchi curiali o nella documentazione relativa ad eventuali visite pastorali.