Ipogeo Funerario
Ipogeo Funerario
Urban planning
Quello che si apre nella porzione più alta di Via Cava è senza dubbio uno degli ipogei più interessanti. Risistemato probabilmente in epoca medievale, riutilizzando aree cavate in epoca greca, si compone di due ambienti. Il primo, più grande e con volta a botte ed il secondo nel quale si aprono lungo le pareti delle aperture con probabile destinazione funeraria di epoca paleocristiana o bizantina.
Le strutture, che ricorderebbero delle tombe ad arcosolio (inquadrabili cronologicamente tra il quarto e sesto secolo dopo Cristo), simili a quelle indagate archeologicamente nell’ipogeo di Palazzo Delli Ponti, testimonierebbero l’utilizzo di alcune porzioni dell’attuale abitato come area di necropoli in epoca paleocristiana e bizantina.
L’ambiente sotterraneo ha subito molteplici trasformazioni nei secoli successivi, quasi certamente per adattarlo a nuovi usi perlopiù produttivi. Lungo le pareti dell’ambiente più interno, sono facilmente individuabili cisterne e vani di varia forma e datazione che testimoniano il lungo arco cronologico di utilizzo dello spazio.
Quello che si apre nella porzione più alta di Via Cava è senza dubbio uno degli ipogei più interessanti. Risistemato probabilmente in epoca medievale, riutilizzando aree cavate in epoca greca, si compone di due ambienti. Il primo, più grande e con volta a botte ed il secondo nel quale si aprono lungo le pareti delle aperture con probabile destinazione funeraria di epoca paleocristiana o bizantina.
Le strutture, che ricorderebbero delle tombe ad arcosolio (inquadrabili cronologicamente tra il quarto e sesto secolo dopo Cristo), simili a quelle indagate archeologicamente nell’ipogeo di Palazzo Delli Ponti, testimonierebbero l’utilizzo di alcune porzioni dell’attuale abitato come area di necropoli in epoca paleocristiana e bizantina.
L’ambiente sotterraneo ha subito molteplici trasformazioni nei secoli successivi, quasi certamente per adattarlo a nuovi usi perlopiù produttivi. Lungo le pareti dell’ambiente più interno, sono facilmente individuabili cisterne e vani di varia forma e datazione che testimoniano il lungo arco cronologico di utilizzo dello spazio.
Ipogeo Funerario
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Quello che si apre nella porzione più alta di Via Cava è senza dubbio uno degli ipogei più interessanti. Risistemato probabilmente in epoca medievale, riutilizzando aree cavate in epoca greca, si compone di due ambienti. Il primo, più grande e con volta a botte ed il secondo nel quale si aprono lungo le pareti delle aperture con probabile destinazione funeraria di epoca paleocristiana o bizantina.
Le strutture, che ricorderebbero delle tombe ad arcosolio (inquadrabili cronologicamente tra il quarto e sesto secolo dopo Cristo), simili a quelle indagate archeologicamente nell’ipogeo di Palazzo Delli Ponti, testimonierebbero l’utilizzo di alcune porzioni dell’attuale abitato come area di necropoli in epoca paleocristiana e bizantina.
L’ambiente sotterraneo ha subito molteplici trasformazioni nei secoli successivi, quasi certamente per adattarlo a nuovi usi perlopiù produttivi. Lungo le pareti dell’ambiente più interno, sono facilmente individuabili cisterne e vani di varia forma e datazione che testimoniano il lungo arco cronologico di utilizzo dello spazio.
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Via Cava 99, 74123, Taranto
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